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Eseguita dal pittore fiorentino nel 1531-1532, durante il breve periodo in cui l'artista lavorò a Pesaro per il duca Guidobaldo II da Urbino, "La sfida tra Apollo e Marsia" nelle figure sottili, con le loro teste sferiche, che somigliano a marionette di legno richiama le tipologie presenti nelle opere di Jacopo Pontormo (1494-1556), di cui Bronzino era allievo e figlio adottivo. La composizione comprende quattro scene distinte, con episodi delle storie di Marsia e del re Mida tratte da "Le metamorfosi" di Ovidio (libro VI, vv. 282-400).