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L'attuale palazzo di Mediobanca è il frutto di una serie di trasformazioni che appartengono al divenire stesso della città di Milano. La sua storia è attestata da fonti estese e frammentarie, da documenti scritti e cartografici, da atti ufficiali e carte private, da disegni e fotografie che intrecciano le vicende dell'architettura e dell'urbanistica con gli eventi storici, i destini delle famiglie, i riti dell'uso. Non tutto affiora con la medesima completezza e abbondanza di notizie, ma tutto, nell'insieme, rivela un'interessante stratificazione nel tempo di cui il palazzo "custodisce" le impronte. È come se l'intorno urbano e le sue modificazioni, i cambiamenti di proprietà e l'avvicendarsi delle famiglie, le trasformazioni strutturali, gli interventi architettonici e decorativi, le figure di committenti e progettisti, di tecnici e artefici, fossero "racchiusi" nell'edificio e aspettassero di uscire allo scoperto. Grazie alle ricerche presentate in questa parte del volume, il palazzo ha infine "raccontato" la sua storia, dove l'antico s'intreccia con il moderno, l'intenso ritmo della trasformazione confluisce in un singolare livello di continuità e gli apporti critici esterni si congiungono alle testimonianze preziose dei discendenti dei protagonisti. Testi di Fulvio e Gabriele Coltorti, Ornella Selvafolta, Pier Fausto Bagatti Valsecchi, Cecilia Colombo, Carlo Gnecchi Ruscone.