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Il 13 maggio del 1995 la "Gazzetta dello Sport" ci crede e dedica un titolo al nuovo arrivato: "Inter preso Zanetti, difensore argentino". Niente di geniale, ma in quel momento lui è solo uno dei "Passarella Boys", i giovani del CT dell'Argentina. Daniel Passarella, nerazzurro dal 1986 al 1988, dice di questo ventunenne che: "ha un buon tocco di palla, è veloce e marca bene". Lo dice anche a Juan Valentin Angelillo, che all'Inter ha fatto la storia e nel 1995 fa parte degli osservatori. Da gennaio la Società è di nuovo di Massimo Moratti e questo Zanetti è una sua prima scelta. Non deve essere tanto convinto il "Corriere della Sera" della bontà dell'operazione, perché nello stesso giorno dedica solo un "pallino" di sei righe alla notizia. Diciassette Inter dopo, il palmares gonfio di una Coppa Uefa, cinque scudetti consecutivi, una Champions League, una Fifa World Cup, quattro Supercoppe italiane e quattro Coppe Italia, Javier Zanetti si è costruito una storia inossidabile e meravigliosa. È diventato il Capitano e ha battuto il record di presenze in nerazzurro il 20 settembre 2011, andando in campo 757 volte. È nato a Buenos Aires il 10 agosto 1973 sotto il segno del Leone, per chi ama il genere due sono gli elementi, il Sole, infatti il giorno fortunato è la domenica, e il Fuoco, simbolo di battaglia. Il metallo è l'oro, quello delle medaglie. Javier Zanetti, Cuor di Leone nerazzurro, in questo libro è ritratto in campo e fuori dal campo in più di cento immagini.