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Il volume raccoglie la recente produzione artistica di Walter Niedermayr realizzata tra il 2005 e il 2011. Le ultime ricerche nell'ambito dell'indagine sul paesaggio alpino sono affiancate da un nuovo importante capitolo, l'esplorazione del territorio iraniano, e da alcuni ulteriori riferimenti che permettono di cogliere le diverse direzioni in cui si sta dirigendo il suo lavoro. Ancora una volta, questioni quali la percezione e lo scarto tra immagine e realtà rivestono un ruolo primario. Sin dagli anni ottanta Walter Niedermayr ha avviato un'ampia indagine sull'interazione dell'uomo con l'ambiente montano osservando le profonde mutazioni subite dal territorio in seguito al crescente fenomeno del turismo di massa e dei suoi effetti, evidenti sia in termini di presenza umana che di costruzione di infrastrutture. All'apparenza spettacolari, le sue opere seriali - così come i video recentemente entrati nella sua produzione - creano nell'osservatore una sorta di disorientamento sollevando domande legate alla percezione visiva dello spazio, oltre che agli effetti dell'azione umana sulla natura. Nella serie realizzata in Iran (2005-2008) l'artista delinea l'immagine di un territorio ricco di fascino, dove i resti delle antiche culture convivono con i tratti di un Paese in trasformazione, che a partire dalla Rivoluzione islamica del 1979 ha assistito a un rapido sviluppo urbano, spesso influenzato dai modelli delle società occidentali.