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Histrio è la parola di origine etrusca che a Roma indica la figura dell'attore. Con l'abito di scena e la maschera sul volto, per meglio identificarsi nel personaggio da rappresentare, l'histrio saliva sul palcoscenico e diventava protagonista di uno spettacolo unico e coinvolgente. Più spesso di carattere comico o leggero. A volte tragico. Al centro del proprio spazio urbano - accanto ai templi, alle terme e al foro - ogni città romana erige un edificio pubblico per gli spettacoli: il teatro con la sua cavea, la scena monumentale e il palcoscenico. E il pubblico partecipava con trepidazione: lo spettacolo teatrale era un appuntamento di assoluto rilievo sociale, un grande divertimento, uno dei passatempi preferiti. La recitazione, la prosa, la mimica venivano accompagnate dagli strumenti musicali e dalla sensualità della danza. "Histrionica" mette in scena il teatro latino grazie a numerosi e bellissimi reperti archeologici, soprattutto di età romana, ritrovati nell'area vesuviana e presenti nelle collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, insieme a quelli provenienti dai contesti archeologici dell'Emilia Romagna. Si tratta di mosaici, statue, affreschi e maschere riprodotte in terracotta e in marmo: oggetti di grande bellezza che raccontano i personaggi, gli attori e l'ambientazione del teatro tragico e, soprattutto, della commedia latina.