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Il cosiddetto Museo della città fa parte di una tipologia che presenta straordinarie varianti, ogni volta ricollegate alla diversità degli ambienti di riferimento e ogni volta condizionate dalla fisionomia dei legati, ma anche delle acquisizioni, che hanno contribuito a costituirne le raccolte. Ha poi, in molti casi, un peso decisivo la sede che lo ospita. Anche il Museo di Milano, istituito nel 1935, non fa eccezione, avendo inserito le collezioni storiche, dopo il trasferimento nel 1958, da palazzo Sormani, nel contesto di una tipica dimora nobiliare del Settecento, palazzo Morando, di cui si conservano, nella bella infilata delle sale sul fronte verso via Sant'Andrea, ambienti ancora caratterizzati dalle decorazioni originali. Il visitatore si ritrova quindi inserito in un doppio percorso che lo guida dalle significative esemplificazioni della civiltà e del gusto dell'abitare, in due periodi importanti della storia milanese, a una serie di testimonianze iconografiche dei mutamenti avvenuti nel tessuto urbano della città tra la seconda metà del XVII e i primi anni del XIX secolo.