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La cartolina d'Italia nel mondo ritrae uno dei capolavori architettonici di tutti i tempi. Un fine settimana a Pisa mostrerà i volti della città che Carducci chiamava di "cavalieri e buona gente". Arrivando da una strada laterale, senza ancora aver veramente passeggiato per il centro, appare davanti agli occhi la scenografia rarefatta e senza tempo del Campo dei Miracoli. Si è appena fuori dal cuore della città, ma basta scendere dall'Orto botanico per arrivare al Lungarno, la cui vista commosse Leopardi e incantò Byron. Sulla sponda opposta si ammira il Gotico della chiesa di Santa Maria dalla Spina mentre, proseguendo lungo il fiume, si giunge a Borgo Stretto, la caratteristica passeggiata dei pisani. Da vedere ancora le numerose chiese, l'Università e il palazzo dell'Orologio. Nei dintorni, si va alla scoperta dei capolavori archeologici della città etrusca di Volterra e delle meraviglie paesaggistiche e artistiche dell'Isola d'Elba e del litorale dell'antico porto pisano. A Pisa è d'obbligo cercare sui menu delle "Trattorie Toscane" un piatto tipico locale, magari di pesce come le bavettine, il baccalà alla griglia o le rare "cèe" alla pisana, avannotti di anguilla con uova, formaggio e limone. Imperdibile la "torta co' bischeri", dal ricco ripieno di riso, spezie e liquore. Ma basta anche fermarsi a gustare una cecina, la torta di ceci pisana.