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Attraverso una mirata selezione di opere, la mostra affronta un punto nevralgico negli sviluppi della cultura figurativa del Seicento, ovvero l'introduzione nella pittura napoletana del linguaggio barocco. Opere di Azzolino, Beinaschi, Brandi, Cavallino, De Maria, Domenichino, Giordano, Lanfranco, Preti, Solimena, Spadaro, Stanzione caratterizzeranno il percorso espositivo - nato dalla collaborazione con l'Università l'Orientale di Napoli e allestito nelle sale di palazzo San Domenico - che focalizza le istanze storiche del secolare rapporto culturale tra Napoli e la Calabria.