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"La Rosa dei Venti fin dalle origini rappresenta direzioni e provenienze - strumento statistico, necessario a misurare e prevedere - sul piano simbolico rappresenta un'immagine complanare di sintesi di diversità fondata su opposizioni fondamentali (est vs. ovest, nord vs. sud) apparentemente inconciliabili, ma senza la cui visione unitaria risulterebbe impossibile l'orientamento. Solo l'esperienza del confronto con l'alterità apre alla possibilità di navigazione e alla scoperta di nuove opportunità. Condotto nell'ambito della Cattedra di Storia dell'Arte contemporanea dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, in partenariato con la Fondazione Morra, l'esperimento della rosa dei venti è stato pensato come la possibilità di un nuovo patto tra le generazioni, il passaggio di un testimone ideale: gli allievi hanno incontrato 20 artisti napoletani (fotografi, designers, scultori, pittori, installatori, film-makers) generando una confluenza di narrazioni, un'esperienza di indagine sulla conoscenza e soprattutto un nuovo orizzonte per "fare arte"." (Dalla presentazione di Giuseppe Gaeta)