Tab Article
L'Orto Botanico di Napoli non è solo testimonianza del magistero della scuola napoletana, collezione formidabile di piante storiche o rare, oasi di verde nella città soffocata dall'urbanesimo incontrollato. Custodisce, come pochi cittadini e visitatori sanno, unpatrimonio semisconosciuto e prezioso per la ricerca botanica: a partire dal 1838, terminata la pubblicazione del volume dedicato alla flora napoletana, Michele Tenore, direttore lungimirante e benemerito, affida a un gruppo selezionato di artigiani/artisti (Giuseppe Lettieri, Federico Dehnhardt, Achille Bracco, Salvatore Calyò, Giuseppe de Angelis, Valletta, Alfredo Dehnhardt, per citare solo i nomi più presenti), i 'ritratti dal vivo' di piante, fiori e frutti, della collezione, una autentica enciclopedia visiva' del patrimonio - oggi in parte perduto - della flora che popola il giardino, oltre 160 tavole di disegni precisi e raffinati, a matita o acquerellati, sottoposti al vaglio competente e severo di architetti del calibro di Antonio Niccolini e Pietro Valente.