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Amante della caccia e conteso dai salotti napoletani, negli anni tra le due guerre mondiali, per la sua raffinatezza e il buon gusto, Marcello Orilia discendeva da un'antica e nobile casata di Cava dei Tirreni. Nella sua lussuosa dimora partenopea, in Palazzo Arlotta, con la moglie Maria Teresa de Vito Piscicelli diede vita a un piccolo museo, frequentato da collezionisti e amici e caratterizzato da un gusto collezionistico di stampo moderno. La raccolta comprendeva - oltre che maioliche e porcellane di manifatture europee e italiane prestigiose - ventagli, bastoni alla moda, nonché importanti rivestimenti parietali lignei, provenienti da complessi conventuali napoletani.