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Primo istituto di studio per i fenomeni vulcanici al mondo, l'osservatorio di Ercolano ha orientato la storia della ricerca geofisica fino al trasferimento dell'istituzione, in tempi recenti, nella sede napoletana, commissionato da Ferdinando II di Borbone come avamposto di osservazione diretta dell'attività eruttiva, viene progettato dall'architetto Gaetano E. Fazzini in posizione strategica, a ridosso del 'gran cono' del Vesuvio, decorato dalle opere di Tito Angelini e dalle tele di Gennaro Maldarelli, e dotato delle attrezzature scientifiche più moderne, il museo neoclassico custodisce oggi gli strumenti tecnologici rari e sofisticati, insieme a volumi preziosi e testimonianze storiche di un primato culturale che si rinnova. Testi di: Marcello Martini, Roberto Middione, Giovanni P. Ricciardi, Enrico Vertechi.