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Il volume, analizzando i modi attraverso cui 6 regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Marche, Toscana, Campania e Calabria) affrontano l'applicazione delle linee-guida sull'ictus, offre uno spaccato sul cambiamento organizzativo dei sistemi sanitari. L'icuts è una patologia diffusa, altamente mortale e invalidante, le cui conseguenze possono essere mitigate o annullate dalle moderne tecniche di trattamento in reparti attrezzati e dal costo contenuto (le Stroke Unit), al centro di un'articolata "filiera" chiamata Rete Stroke. Malgrado le evidenze scientifiche sulla loro efficacia e l'accordo Stato-Regioni definito nel 2005, il livello di attuazione delle Stroke Unit e delle Reti Stroke è nelle regioni italiane estremamente disomogeneo. Attraverso interviste in profondità e focus group con gli attori regionali del processo di implementazione (medici, dirigenti e politici), questo studio indaga le principali motivazioni che spiegano le differenze tra le aree osservate. In particolare vengono analizzate: le agende dei decisori pubblici, il ruolo dei budget regionali, la complessità strutturale, le differenze organizzative, le forme di competizione tra strutture e livelli sanitari, tra ambiti disciplinari e professionisti della salute, i rapporti di potere e le pratiche informali.