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La legge 68/99, liberalizzando in parte l'assunzione dei lavoratori disabili, ha consentito di avviare numerosi percorsi di accompagnamento e inserimento al lavoro e reso possibile un miglior incontro tra domanda e offerta. Negli anni è emersa, nello stesso tempo, l'oggettiva difficoltà di collocare nelle aziende categorie di lavoratori "meno abili" e portatori di un sedimentato stigma sociale. Chi è affetto da disabilità psichica ha una probabilità di trovare lavoro del 58 per cento in meno rispetto a soggetti con altra disabilità. Il risultato è la permanenza nelle liste del collocamento mirato per lunghi periodi senza realistiche possibilità di uno sbocco lavorativo. L'articolo 14 del decreto legislativo 276/03 ha permesso di sviluppare percorsi di inserimento lavorativo, sperimentati nella Provincia di Milano nell'anno 2005, mettendo in contatto il sistema della cooperazione sociale, capace di coniugare vocazione imprenditoriale e finalità sociali, e le aziende in obbligo di assunzione. L'azione di sensibilizzazione Namasté vuole essere un volano di riattivazione dello strumento legislativo sull'intero territorio nazionale, volto a promuovere percorsi di inclusione lavorativa e sociale.