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Le relazioni tra la Chiesa Cattolica nella sua dimensione locale e i musulmani possono avere prospettive significative nello sviluppo del dialogo tra le religioni. Il testo illustra alcune esperienze di buone prassi realizzate nel bergamasco, presentando le iniziative pastorali legate alla frequentazione di spazi ecclesiali da parte di non cattolici, e in particolare di musulmani. La Chiesa Cattolica ha istaurato a livello locale e nazionale rapporti con i musulmani, a partire dalla necessaria accoglienza datasi dall'avvento della migrazione, attivando sempre più iniziative pastorali legate alla frequentazione di spazi ecclesiali da parte di non cattolici e in particolare di musulmani. Infatti, la cosiddetta seconda generazione, in ambito migratorio, pone nuove questioni e stimola a ricercare strade nuove nella dimensione della relazione interreligiosa, di cui si avverte maggiormente la necessità: l'aspetto assistenziale dettato dall'emergenza migratoria lascia sempre più lo spazio a un confronto che trova sede nelle scuole cattoliche, negli oratori ma anche nei vissuti quotidiani, mettendo a tema la dimensione religiosa, ma anche quella etica e culturale. Il progetto mostrerà attraverso le testimonianze dirette di soggetti intervistati - cattolici e musulmani - come alla conoscenza vada affiancata una convivenza, ovvero una vicendevole frequentazione comune affinché possa cadere quel muro che separa i vissuti e si costruisca insieme una società civile.