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"La disabilità, sia che si verifichi all'esordio della vita oppure sia un incidente di percorso, è sempre qualcosa di inaspettato per il suo presentarsi come rottura traumatica all'interno del viaggio esistenziale. La disabilità, esperienza personale inattesa, rende chi la sperimenta inatteso socialmente". Partendo da questo presupposto e utilizzando la teoria delle rappresentazioni sociali, Carlo Lepri presenta in questo saggio sei immagini attraverso le quali "l'inatteso" viene socialmente riconosciuto: l'errore della natura, il figlio del peccato, il selvaggio, il malato, l'eterno bambino, la persona. Dall'analisi di queste figure e dal ruolo sociale che ad esse viene assegnato, l'autore introduce il concetto di "bisogni di normalità" e lo presenta come fondamento di una psicologia inclusiva. Un saggio importante sui meccanismi che regolano l'inclusione sociale e un grido d'allarme per una integrazione "in difesa".