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L'Europa "è uno sciame: molte api e un unico volo", ha sostenuto Ortega y Gasset. Da qui il fascino di ricostruire le molteplici "idee" dell'Europa, ponendo in evidenza se e quando si consolida un'effettiva "identità" dell'Europa, soprattutto in rapporto a quel processo di "unificazione", con cui oggi ci troviamo a dover fare i conti. Ecco la prospettiva suggerita da Arturo Colombo, per evidenziare attraverso la simbologia dei molteplici "volti" assunti dal Vecchio Continente, qual è stato il cammino, lungo e complesso, che l'Europa ha percorso fino a diventare "l'ombelico del mondo", per poi perdere il ruolo di protagonista, senza più riuscire a trasformarsi in un vero "soggetto politico", capace di reggere il confronto nell'attuale mondo "multipolare". La Comunità Europea, e adesso l'Unione Europea "allargata a 27", mostrano l'insufficienza di una concreta strategia federalista, paralizzata dal vecchio sistema degli Stati nazionali sovrani. Lo confermano anche le "voci" del '900 - da Einaudi a Lord Lothian, da Spinelli a Albertini, da Monnet a Ciampi - che offrono efficaci riflessioni e proposte per un futuro, tuttora in bilico fra l'Europa "delle istituzioni" e l'Europa "dei cittadini".