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Può l'innovazione svilupparsi in assenza di capitale sociale? È la domanda alla quale questo libro prova a dare una risposta, utilizzando i dati di una ricerca condotta in un'area interna del Mezzogiorno d'Italia, dove si suppone ci sia una forte presenza di reti di capitale sociale di reciprocità - quasi esclusivamente basate sull'appartenenza familiare e familistica - ma dove è altrettanto chiara l'assenza di trasformazione di tali reti in risorse di sviluppo e di innovazione economica, sociale e politica. Le ragioni di un tale paradosso sociale, che mette in crisi anche una parte della teoria sociologica di riferimento, vengono innanzitutto indagate e chiarite attraverso una messa a punto della tipologia dei concetti di fiducia e di capitale sociale. Successivamente, l'indagine on field mette in evidenza quanto sia possibile realizzare un'innovazione di ristretto raggio - quella che la letteratura chiama innovazione incrementale o marginale - tutta interna alle dinamiche del tessuto imprenditoriale ma, al tempo stesso, segnala anche la persistente incapacità di socializzare il processo innovativo all'intero tessuto territoriale.