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Il presente lavoro costituisce un importante avanzamento nello studio di un fenomeno emergente nelle relazioni tra migrazioni internazionali e società italiana, quello delle coppie e dei matrimoni misti, fenomeno che riguarda circa 300.000 coppie regolarmente coniugate negli ultimi anni. Fin dai primi studi sulle migrazioni queste unioni sono state viste come un veicolo di integrazione, come il simbolo della fusione tra i vecchi residenti e i nuovi arrivati ma è limitato il numero di ricerche che hanno inteso analizzare il fenomeno delle unioni miste, nonostante la loro grande risonanza simbolica. Questa ricerca, acuta e originale, si impone ancor più all'attenzione se si pensa che, per qualche ragione difficilmente comprensibile, la dimensione familiare è stata complessivamente trascurata nella sociologia delle migrazioni. Forse un certo riserbo ad entrare in una sfera che ha a che fare con la vita intima delle persone, forse la condizione celibataria e temporanea dei primi arrivati, forse la paura di scoprire aspetti poco condivisibili della vita familiare degli immigrati, forse un pregiudizio ideologico nei confronti dell'istituzione familiare, forse l'idea che la sua importanza fosse secondaria rispetto alla modernizzazione dei comportamenti indotta dalla partecipazione nell'ambito economico, educativo, politico, hanno prodotto nel complesso uno scarso investimento conoscitivo in questo cruciale ambito della vita quotidiana.