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Questo manuale propone una breve sintesi della teoria dell'attaccamento proposta da John Bowlby con una forte accentuazione sulla sua dimensione interpersonale, oltre che sull'assoluta semplicità e fruibilità dei suoi enunciati, non solo nei contesti scientifici ma anche in quelli applicativi. Bowlby (1988) ricorda a tale proposito la celebre affermazione di Lewin: "Non c'è nulla di più pratico di una buona teoria". In questo libro s'intende rispettare il mandato di Bowlby di semplicità dell'esposizione e di accentuazione di tutti gli aspetti "pratici" o pragmatici" della teoria dell'attaccamento, come prezioso ausilio nell'intervento non soltanto degli psicologi, ma anche degli educatori e degli insegnanti. Significativo è l'apporto offerto da Bowlby alla lettura di fenomeni quali perdite, maltrattamenti, abusi, rispetto ai quali l'autore, lungi dal considerarli come eventi di assoluta pertinenza del terapeuta, offre invece utili indicazioni perché possano essere ricondotti ad un percorso di adattamento, attraverso azioni non soltanto di terapia, quanto di ripristino di un andamento interpersonale fisiologico. La teoria dell'attaccamento si pone come una teoria sulla "costruzione e rottura dei legami affettivi", per parafrasare una celebre opera di Bowlby (1979), legami affettivi che hanno dunque radici e fondamento nelle prime relazioni d'attaccamento al genitore o alle altre figure di riferimento.