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La storia dell'uomo viene comunemente letta e interpretata seconda la logica dell'evoluzionismo darwiniano. Nonostante non ci siano prove scientifiche evidenti - anzi, perlopiù smentite - del processo evolutivo che avrebbe portato dall'Uomo di Neanderthal all'Homo Sapiens, nelle nostre scuole e nei principali mezzi di comunicazione la selezione naturale è data per scontata, ignorando così le ricerche e il parere di molti scienziati, tra cui chimici, antropologi, biologi e fisici, che sulla base delle ricerche moderne avanzano molti dubbi e perplessità su quello che sembrava uno dei capisaldi della scienza dopo Darwin. Il libro di Giovanni Lo Presti ha il pregio di affrontare questioni complesse con un linguaggio sì scientifico ma alla portata di un pubblico più ampio. Qual è stato il processo che ha portato alla comparsa della prima cellula con capacità di autoriprodursi? Perché le fondamentali acquisizioni della genetica di oggi mettono in crisi le ormai datate intuizioni di Darwin? Lo Presti spiega, grazie a un metodo interdisciplinare e agli interventi di noti studiosi, che non è necessario opporre creazionsimo ed evoluzionismo. La scienza è cosa diversa dalla fede. "Le uniche vie percorribili sono quelle designate dalla meccanica quantistica, dalla Forza Fondamentale della Natura e dalle scoperte sulla genetica". Una lettura preziosa per chi è appassionato di scienza, e soprattutto per chi è libero da pregiudizi e desideroso di fare dei passi in avanti nella comprensione della realtà più profonda.