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La pioggia, per Massimo, ha un significato tutto particolare, personalissimo. Ad essa, infatti, ormai adulto, egli collega i ricordi di quando, bambino, nel segreto della sua cameretta ogni goccia d'acqua che scendeva dal cielo era una compagna di sogni, quegli stessi sogni improvvisamente interrotti dall'incidente che gli aveva portato via suo padre e, con lui, la sua infanzia. Quando poi, per un caso del destino, incontra Simona, qualcosa in Massimo inizia a cambiare: in lui si fa strada, lentamente, l'idea di avere ancora la possibilità di innamorarsi e di trovare anche lui una compagna di vita. E così, affidati alle pagine dei suoi quaderni, leggiamo ricordi, speranze, impressioni di un'intera, seppur giovane, esistenza. E alla fine di quelle pagine anche noi, come Massimo, e come l'autore che lo ha creato, non potremo non riflettere su ciò che siamo e concludere che la vita va vissuta a pieno, che ne vanno assaporate gioie e dolori, facendo tesoro della saggezza di chi ci ha preceduto e dell'ingenuità di chi, invece, verrà dopo di noi.