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"Sono Viole d'amore quelle che ci presenta Lucia Bucci in questo testo, piccoli fiori che danzano alla luce vivificante di quello che è, tra tutti, forse il più imprescindibile di tutti sentimenti che il cuore e l'animo dell'uomo possono concepire. Versi spesso semplici, ma estremamente preziosi nel significato che essi riescono ad attribuirsi, quello di essere canto di una anima, voce narrante di un percorso fatto di intimità e silenzi, dubbi, incertezze ma soprattutto passioni. E queste sono le caratteristiche principali della silloge qui presente, in cui l'autrice tratteggia con tocchi ispirati, delicati, crepuscolari talvolta, emozioni e riflessioni sulla vita di una donna innamorata, dell'amore prima di tutto. Lucia Bucci emerge in questa silloge come una creatura di grande sensibilità, talvolta sottile e fragile, come può essere forse solo la speranza, altre volte illuminata da una luce interiore che sa accecare, se guardata troppo a lungo, una luce fatta di sogni, di versi, di amore." (dalla prefazione)