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Nella Milano "sessantottina, la Milano da bere, del Martini, della moda e delle battaglie in Piazza San Babila", giovani e brillanti uomini venuti dal sud, ma non solo, tentano la scalata sociale ed economica per costruire, dalla propria miseria, un impero dorato, fatto di soldi non sempre puliti. Il protagonista, l'avvocato Luca Ferrigno da Napoli, cerca con ogni mezzo di arrivare sempre più in alto, sgomitando in una società di professionisti rampanti e spregiudicati. Ironico, pungente, realistico e disincantato, emerge il sistema predominante nell'Italia di quegli anni, fino ad arrivare agli scandali di Mani pulite. Le vicende dell'avvocato si sviluppano sullo sfondo della storia del Paese, di un'Italia in cui tutto è legittimo, nella sua illegalità, fino a quando non si intromette la Magistratura, la solita guastafeste...