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Anche all'inferno esiste l'amore. E Rosalie, una coraggiosa donna ebrea, ne ha avuto la prova. Per questo ha deciso di scrivere le memorie della sua drammatica esperienza nel campo di concentramento di Auschwitz. Durante l'avvento nazista in Austria la famiglia di Rosalie viene perseguitata e deportata, e per quanto la giovane donna tenti di ribellarsi alla devastante violenza delle SS, in poco tempo capisce di non essere più padrona della propria vita. Dopo aver perso ogni cosa e aver visto morire tutti i suoi cari, proprio quando sembrava non restasse più nulla per cui valesse la pena sopravvivere, ecco che come un fiore nel deserto l'inspiegabile forza dell'amore travolge ogni logica, ogni limite, ogni ideologia, e anche laddove sembrava non potesse attecchire sviluppa solide radici in grado di trascendere ogni status quo. L'attaccamento alla vita di Rosalie sprigiona una forza senza eguali, e anche tra gli orrori del campo di concentramento, grazie all'aiuto della fede, riscopre l'importanza e la forza del perdono. Le apparenze decadono, le certezze vengono demolite. E Rosalie trova il coraggio di scoprire che anche sotto la divisa di un capitano delle SS batte un cuore. Un cuore freddo, narcotizzato, schiavo del regime. Un cuore che solo lei riuscirà a riscaldare.