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"Il senso ultimo della silloge di Piero Marenco è racchiuso già nel titolo stesso. L'ulivo solitario in un lento cader di foglie d'emozione raccoglie, infatti, il significato reale delle poesie, specchio della sua vita e dei suoi sentimenti. Una personalità che si riflette in un albero solido, imponente, che non sfiorisce mai, ma che, nonostante tutto, avverte il passare del tempo, ciò che è stato, quello che ha lasciato sul suo cammino, le foglie d'emozione, le persone che non ci sono più, i sentimenti che mutano, cambiano, finiscono, lasciando un alone di ricordo e di nostalgia. Versi che riflettono la densità di emozioni vere, vissute fino in fondo, che l'autore non serba per sé, ma vuole donarle agli altri. Lui stesso afferma: "scopo principale è quello di poter emozionare i cuori di coloro che leggono... spero che i confini delle emozioni che sgorgano dal mio cuore possano allargarsi"." (dalla prefazione)