Tab Article
In "Sulle labbra..." si rievocano immagini e profumi indelebilmente incisi nella memoria; il ricordo è pregno di soffici pan d'uva conditi con salsa di prugne e zabaione, biscotti con crema di miele e vaniglia. "Era donna dai color d'argento e bocca di vermiglio bacio, di piccola statura e voce che cantava ninne nanne... cullava così, con mani solide e capaci, il cibo che nutriva tutti noi, commensali alla sua tavola golosa". Gli occhi di una bambina e la memoria di una donna, qui coincidenti, si fondono per condurre il filo di una salvezza: la radice d'amore, la prima, diventa allora conduttore presente di senso e di azione, dirige l'emozione, rimane silente ma è grande ed esaltante. Con parole voluttuose, rotonde, calde, la memoria conquista nella vita di lei bambina e poi donna, il legame con ciò che di più sensoriale c'è: il gusto, le forme, i colori e gli odori, i sentori umani pacificati nel tempo di un ricordo familiare..." l'anima si compie in te, esuberante".