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Una mente dimentica, racconta una vita sincopata, come un folle poliedro di immagini riemerse e viaggi nel tempo e nello spazio, nella costruzione di ponti immaginari senza strade. La forma "jazzistica" psicotica e un poco random dello scritto ci pone di fronte "flash-back" nei quali si cerca l'unificazione che cancelli dogane e cerebrali sbarre di accoglienti e benevole prigioni dell'abitudine. Lo scenario di fondo è un proscenio dove agiscono personaggi di un club di addomesticati anticonformisti, un poco disadattati, fra sbronze da capogiro, sfrenato sesso, trasgressioni d'ogni genere e passioni da sperimentare e spremere per un vano tentativo di indebita appropriazione e coagulo di vita per viaggiatori delle apparenze...