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Dall'amore di Sergio Liberi per il navigare nell'aria e sull'acqua è nato il racconto di un volo virtuale che nel suo andare unisce la realtà di più viaggi e con essi la memoria e l'immaginazione, senza volute congruenze spazio-temporali. L'unica che si ritrova, l'eccezione, è quella rappresentata dall'allegoria che conduce parallelamente la parabola del volo, dal decollo all'atterraggio, con quella della vita, dalla legittimità della spensieratezza giovanile alla cura posta nel ricordo da chi sta entrando nella quarta età. E, alla fine, dopo aver tanto giocato sui confini della realtà, egli dipinge il ricordo come il frutto dell'amore che abbiamo nutrito.