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Carla ha tredici anni e ha appena perso la madre, quando il padre, un ingegnere minerario, la porta con sé sulle Ande boliviane. Con i suoi campi rossi di quinoa e le polverose abitazioni dei minatori, Potosí non potrebbe essere più diversa da New York. E non l'aiuta essere finita in banco con il silenzioso Juan, che disegna draghi e odora di zolfo e miseria. A intrigarla, però, sono le leggende sul Cerro Rico, la montagna dalle vene d'argento, dove un dio terrebbe prigioniere le anime dei defunti. Ed è proprio la Silver Mountain a legare i due ragazzi in un'impresa disperata e pericolosa, in cui il confine tra la vita e la morte è sottile come una lama. Ogni volta che rammentava a se stessa di trovarsi nelle viscere della Terra sentiva un filo di angoscia annodarle lo stomaco. Ma era determinata ad andare al fondo di questa storia delle anime. Se fosse stata vera, allora anche sua madre, da qualche parte, avrebbe continuato a esistere. In fondo, miliardi di persone in tutto il mondo credevano a una vita dopo la morte. Che si sbagliassero in così tanti? Età di lettura: da 10 anni.