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«Pesavo 37 chili, mi sono messa a piangere ma ero felice.» Valentina non si è mai piaciuta. È timida e ama tanto stare da sola, solo la musica può restare. L'immaginazione è la sua casa, si distrae in fretta e parla tanto. Non è felice, o forse sì ma non lo capisce neanche lei. C'è una voce in testa che non si stacca. Non vuole liberarla. Chissà se la punirà prima o poi. Valentina è dura ma non lo è. È bella, dicono. Ma lei odia specchiarsi. Ascolta tanto e pensa troppo. Le passa tutto addosso ma non scivola mai. Tiene tutto. E manda giù. Prima o poi passa, dice sempre. Non dorme, lei ama la luna. Ama il cielo scuro e le stelle. La notte la possiede. Lei è il sole ma è anche la luna. Le piace perdersi, ma anche ritrovarsi. Perdersi la fa scappare dove niente può ferirla. Fugge per anni, è la cosa che preferisce fare, volare via. Le piace giocare con il destino, non è sempre attenta. Cuore grande. Però vuole essere più leggera. Valentina odia le sue gambe. Non vuole mangiare più. Valentina non vuole sentire più. Valentina non vuole vedere più. Valentina non vuole vivere più. Ha freddo e non ride più. Non ama nessuno. Valentina ha il viso scavato. Vuole essere più leggera. Ce la può fare, dice. Valentina non riesce a camminare, ma forse è solo stanca. Sarà sicuramente così. Le gira sempre la testa e dice che parlare è faticoso. Non ha più amici ma non sembra triste. Non sembra felice. Non sembra e basta.