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1318 d.C. Ardighino da Padova, medico e filosofo aristotelico, allievo del brillante Pietro d'Abano, si reca al Castello di Romena su invito del conte Aghinolfo Guidi, che lo prega di indagare su un misterioso delitto irrisolto. Come in una versione parodiata de Il nome della rosa di Umberto Eco, il medico padovano, totalmente privo di una strategia d'indagine, tenta di dare un volto a un assassino particolarmente sfuggente. Sullo sfondo personaggi promiscui e sgangherati: tra vassalli, valvassori e valvassini, castellane prive di senno e inquisitori smargiassi, Ardighino si vedrà costretto a dubitare di tutti, prima di scoprire, non certo grazie alle proprie doti investigative, chi si cela dietro l'esecrabile delitto.