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C'è Odoardo, l'uomo che abbraccia il mondo con la sua irrequietezza, con la sua voglia di conoscere popoli e continenti, di toccare con mano. Il battito di ali di una farfalla sconosciuta vale più di una cattedra universitaria. Dategli una foresta vergine e si sentirà al settimo cielo. La sua giovinezza è tutta qui. E c'è Emilio, l'uomo che se ne rimane a casa, però è attratto da tutto quanto è remoto, sconosciuto, diverso. Un nome che profuma di esotico è quanto basta per giocare con i sogni. E lui no, ma i suoi personaggi attraversano tutti i continenti, si muovono per spirito di avventura, di scommessa, di sfida. Odoardo Beccari ed Emilio Salgari. L'esploratore e lo scrittore. Lo scienziato e l'inventore di storie. L'uomo che ha toccato il mondo con mano e l'ufficiale di marina mancato. Così diversi, ma anche così simili. Il viaggiatore in carne e ossa, che calpesta il mondo con i suoi piedi. Il viaggiatore della fantasia, per cui l'avventura non presuppone uno spazio fisico, ma solo gli orizzonti che la mente può scorgere. I due modi di viaggiare. E chissà chi è andato più lontano.