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Si tratta del resoconto dell'esperienza maturata nell'ambito di un progetto promosso dall'associazione Libera.mente, al quale ha aderito con interesse il Dipartimento di Salute Mentale di Fano. Il progetto è nato per una finalità di prevenzione primaria, per dare parola, ascolto, risposta, a quel "disagio sociale" che non è ancora inquadrabile come disturbo psichico. Sono state coinvolte 62 persone, affette da patologie psichiatriche cosiddette "minori", tra le tante che sarebbero rimaste senza alcuna risposta teraupetica, perché si perdono e disperdono in quella "zona grigia" che non è ancora di competenza psichiatrica ma che nel tempo, spesso, è destinata a diventarlo.