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Nella seconda delle Tre Cantiche in cui è divisa la Divina Commedia, Dante, dopo l'Inferno, prosegue il suo viaggio nell'aldilà, nel Purgatorio. Dante immaginò questo luogo come un monte, circondato dal mare che si trovava nella parte opposta all'Inferno. All'entrata Dante inventò con la sua fantasia l'esistenza di un Antipurgatorio in cui collocò le anime degli scomunicati. Il Purgatorio vero e proprio è diviso in "gironi" e "cornici", i gironi sono sette come i sette capitali. Qui le anime subiscono una pena regolata dalla legge del "contrappasso". Sulla cima di questo monte si trova l'Eden o Paradiso terrestre, dove vivono nella piena grazia di Dio gli spiriti dei santi e dei beati.