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Il volume indaga alcuni dei momenti più significativi delle manifestazioni dell'irrazionale in due filoni della letteratura greca particolarmente coinvolti, la lirica e la tragedia. Nella lirica - soprattutto arcaica (Archiloco, Saffo, Alceo, Anacreonte, Ibico, Teognide), ma anche classica ('Platone'), ellenistica (Teocrito, Filodemo), imperiale (Marco Argentario) e tardoantica (Paolo Silenziario) - le espressioni della follia sono prevalentemente connesse con le pulsioni dell'eros. Più varia ed articolata risulta l'incidenza di temi e motivi della follia nell'affascinante fenomenologia della tragedia, come emerge dalla limpida rassegna di suggestivi testi qui presi in esame (trascelti principalmente da Agamennone, Coefore e Prometeo di Eschilo, Aiace e Trachinie di Sofocle, Medea, Troiane, Oreste, Eracle e Baccanti di Euripide). Una premessa di Camillo Neri fornisce le giuste coordinate per inquadrare l'argomento e intendere la cifra del saggio.