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Sedici racconti, alcuni molto brevi, alcuni sotto forma di versi, altri più complessi, enigmatici. Quasi tutti, comunque, un'espressione di una forma molto diversa dall'altra: dal racconto di genere all'apologo, dalla poesia in prosa, al diario, alla confessione impudica. Sono piccoli racconti fantastici, osservazioni, notazioni, pagine di diario, confessioni, lampi della memoria: tanti monologhi, brevi e meno brevi, tutti narrati in prima persona, a esprimere le ansie, i balbettamenti, le delusioni, le fobie, le idiosincrasie di un'umanità inadeguata alla realtà. E su tutto, a incombere, l'ombra inesorabile della fine del Tempo. Sono la storia di Betty, che sbarca il lunario cucinando pinguini; quella dell'uomo che sente una puzza insopportabile in casa e non capisce da dove venga; quella dei due ragazzi che prendono sempre lo stesso treno e scendono sempre alla stessa fermata, senza mai rivolgersi parola. Sono le storie di molti, di tutti: di te, di me, di noi, del mondo. Sono un contatto diretto con la realtà, uno sprofondare nelle emozioni senza filtri, ma anche un modo su come riflettere sulla scrittura (...) Tutto questo è "Racconti a una voce", ma anche molto di più.