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Past for the future. In un momento in cui l'Amazzonia sta subendo un triplice attacco pandemico, abbiamo bisogno di salvare dall'oblio la cultura delle popolazioni indigene amazzoniche che rischiano di estinguersi, insieme alla foresta. È infatti sempre più riconosciuta l'esigenza di proclamare l'unità dell'uomo in sé, cioè di ritrovare la certezza di una comune natura umana, di un'identità universale dell'uomo stesso. E per far ciò si dovrà necessariamente fare leva sulla cultura e sulla conoscenza. L'Occidente dovrà superare il secolare pregiudizio etnocentrico, il "mito del buon selvaggio" e i pregiudizi sulla presunta superiorità dell'uomo bianco. Amazzonia, " Esploratori italiani ai confini del mondo" nasce per ricordare la memoria degli esploratori italiani che dall'Ottocento in poi si sono avventurati in Amazzonia: Gaetano Osculati, Antonio Raimondi, Ermanno Stradelli, Augusto Franzoj, Alfonso Vinci e, infine, Alfredo e Angelo Castiglioni. Un modo di tornare alla selva, riscoprendo la natura amazzonica e i popoli nativi che la abitano. Ci aiuterà a ridimensionare noi stessi e ad avvicinarci a una complessità per troppo tempo negata.