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Palermo, 1575. In una città in bilico tra le radici arabo normanne e la dominazione spagnola, il giovane Bernardo dell'Abaco, undicesimo discendente di Leonardo Fibonacci, viene mandato dai genitori al vicino castello di Trabia nel tentativo di preservarlo dall'epidemia di peste. Qui è severamente educato da donna Lucrezia Gaetani, nobile di antica stirpe pisana. Bernardo cresce e si fortifica tra solitudine, fatica e soprusi, cullando il sogno di diventare un sarto, come il padre, e confezionare l'abito perfetto. Ma i suoi stretti legami con la Confraternita della Nazione Pisana, la sua cultura e il suo censo, gli impongono scelte diverse. Si innamora di una donna di popolo, l'elegante schiava di una famiglia spagnola: il loro amore si consacra tra mille difficoltà in una Palermo segnata da rivolte e lotte di potere. Il sarto di Palermo è un omaggio all'arte, alla storia, alla bellezza e al potere che la conoscenza esercita sulle umane menti, ma è anche un affresco a tinte forti delle bassezze di cui solo l'essere umano è capace.