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Grandi gesta, prove da superare, mostri da sconfiggere: così identifichiamo la narrazione degli atti di coraggio nel mito greco. Ma per i Greci il coraggio si cela dietro il volto divino di Phobos, il dio della Paura, a cui gli eroi rivolgono le loro preghiere perché in battaglia risparmi i cuori. Anche loro, i grandi eroi come Teseo, Perseo, Bellerofonte, coraggiosi per definizione, hanno paura. A seconda della situazione, accettano lo scontro o decidono per la fuga. Il coraggio, infatti, non è la negazione della paura, ma l'altra faccia della medaglia. Soprattutto quando la paura assume le fattezze di un mostro, che sia il Minotauro, Medusa, la Sfinge, la prova di coraggio sta nel riconoscere che spaventoso è anche il terrore dentro di noi. Solo addomesticando i nostri mostri e accettando la nostra fragilità possiamo diventare coraggiosi e coraggiose. Perché non ci sono solo gli uomini, molte sono le eroine: Antigone e la sua opposizione a leggi ingiuste; Nausicaa e il coraggio di fronte al diverso; Atalanta, l'impavida e indipendente donna guerriera. Debolezze, incertezze, ma anche forza e valore. Dei umani... troppo umani.