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Credo che il mare rappresenti l'infinito, la forza della natura, forse è la più tangibile prova dell'esistenza stessa di Dio e la più vera e fedele testimonianza del nostro piccolo e fragile attimo di eternità. Le orme ed i falò sulla spiaggia, tra i canti spesso confusi fra alcolica salsedine e vento nei capelli, mentre ostinatamente noi attendiamo una nuova alba. Esiste poi un mare di gente, di pensieri, di problemi, di sogni e di speranze, a volte di lacrime... Un altro mare, un oceano nero di abissale tristezza e di rassegnazione, di silenzio o di introspezione. Comunque il mare da sempre pizzica le corde della fantasia, le ambizioni dei sognatori, dei grandi viaggiatori, rappresenta il porto, la meta, nasconde relitti e tesori, segreti e storie. Può racchiudere un'isola accogliente o uno scoglio che resiste alle onde, un faro che lede il buio, un ancora... diciamo che rappresenta il viaggio per eccellenza, fisico ed interiore e che, come tutti i viaggi, spesso è soltanto una nuova occasione per riprendere il volo.