Tab Article
Russia, Mongolia, Cina: un viaggio sognato e organizzato nei minimi dettagli e la consapevolezza di volerlo intraprendere da solo. Nel 2019, a 22 anni, Pietro Regazzoni affronta la Transmongolica, un percorso fatto di molte ore in treno, ma anche e soprattutto di molti incontri. È così che un viaggio immerso in territori lontani e impervi come la Siberia, la steppa e il deserto del Gobi, si trasforma in un'esperienza ravvicinata con volti nuovi e facce amiche, ma anche con i tragici effetti del cambiamento climatico, visti da vicino, e le tensioni politiche osservate attraverso gli occhi di chi le vive quotidianamente in prima persona. Dalla Piazza Rossa alle gher, le tende tradizionali dei nomadi mongoli, dalle dune alla Grande Muraglia Cinese, passando per infiniti piatti a base di noodles e carne di montone, docce guaste e improbabili comunicazioni con traduttori online. Vagone dopo vagone, tappa dopo tappa, Pietro Regazzoni impara che la vera natura del viaggio sta nello scoprire ciò che più di tutto contraddistingue gli esseri umani ovunque essi si trovino: paure, idee, speranze.