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Dal paese al fronte: storie, documenti, memorie (1911-1918): Dalle sabbie della Tripolitania alle nevi dell'Adamello, dalle trincee del Carso a quelle del Grappa, dalle sponde dell'Isonzo a quelle del Piave, nei campi di prigionia, nei sacrari, ovunque si rintracciano le orme dei soldati Rocchigiani, travolti nel destino di tutti, sacrificati per obiettivi tanto più grandi di loro, protagonisti senza voce e loro malgrado. Sulle tracce di uomini in guerra tra lettere e memorie (1911-1918): Dopo una guerra, chi vince scrive la storia sorvolando su disastri e sacrifici ed esaltando successi, conquiste e benefici. Volendo rappresentare un paese di eroi, del soldato si perde l'uomo. A distanza di cento anni dalla Grande Guerra è crescente e diffuso il bisogno di recuperare invece le piccole storie di uomini comuni. Raccontare la guerra partendo dall'essere umano non può che far desiderare la pacifica convivenza tra i popoli e la costruzione di ponti oltre i confini, oltre ogni tipo di filo spinato. Quaderno di Attilio Sillari. Un alpino di Maremma: "Oltre i confini - Il Quaderno di Attilio Sillari" è un diario autobiografico, incentrato sull'esperienza di un giovane soldato rocchigiano durante la Prima Guerra Mondiale. Un duro, lucido e diretto j'accuse contro la guerra, in cui non c'è nulla di valoroso ed eroico. Si descrivono così, nel dettaglio, le logiche spietate di cui ogni soldato è vittima. La fatica della trincea, la mancanza di cibo, il sangue, le punizioni, il rischio costante della morte, segnano definitivamente il passaggio di Attilio all'età adulta. Un racconto in cui emergono, ben delineati, grazie a una scrittura chiara, contraccolpi fisici e psicologici, stati d'animo, sentimenti. Il carburante per andare avanti - scoprirà Sillari nei tre anni e mezzo lontano dalla Rocca - non è rappresentato dagli ideali, ma dall'istinto di sopravvivenza.