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Chiosato, interpretato, adattato e spesso anche violentato, Il Principe ha troppo spesso finito per smarrire la propria fisionomia e assumere quella dei suoi ammiratori o detrattori. Questa edizione nasce precisamente dall'auspicio di favorire una nuova intimità con un grande classico più citato che letto, anzitutto giovandosi di una versione in italiano moderno appositamente realizzata da Carmine Donzelli. La traduzione accompagna, a fronte, il testo originale del Principe, mantenendo il procedere spezzato, le peculiarità e - diciamolo pure - la bellezza della prosa machiavelliana, ma al tempo stesso scioglie gli inevitabili ostacoli linguistici e permette di avvicinarsi al testo senza le consuete difficoltà della prima lettura. Alla traduzione di Donzelli si aggiungono un commento in nota e un'introduzione di Gabriele Pedullà, che, liberati del compito di spiegare la lingua e sciogliere il significato di un italiano che non ci è più familiare, seguono il filo delle teorie politiche e del retroterra storico e letterario del pensiero machiavelliano, illuminandone tutta la straordinaria forza concettuale e i legami con la cultura del tempo.