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Una figura emblematica: Nilde Iotti è davvero, come pochi altri, un'effigie del Novecento, di quel «secolo breve» le cui date coincidono con la sua stessa vita (1920-1999). Dalla formazione cattolica all'impegno militante nel Pci, alla svolta post-comunista del 1992; dalla laurea alla Cattolica di Milano ai primi coinvolgimenti nell'antifascismo e nella Resistenza; dall'elezione all'Assemblea costituente alla partecipazione diretta alla stesura del testo costituzionale, alla lunghissima attività parlamentare, fino alla presidenza della Camera dei deputati. Ma sbaglierebbe chi si fermasse a sottolineare solo il lato politico: non meno importante è il contrappunto in termini personali di una dimensione privata vissuta con schiva dignità e con consapevole coraggio. Quando, a ventisei anni, Nilde entra nell'emiciclo di Montecitorio, scoppia anche, irrefrenabile, l'amore con Palmiro Togliatti, il capo comunista, l'uomo sposato, di 27 anni più vecchio di lei. Di quell'incontro, punto di svolta di una vita, Luisa Lama ricostruisce la drammatica e coinvolgente intensità, anche sulla base di un documento straordinario, che per la prima volta viene qui alla luce. Prefazione di Livia Turco.