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New York City è una metropoli che vive un'incessante metamorfosi. Nel continuo work in progress urbano e architettonico, la riqualifica del patrimonio esistente acquisisce un ruolo fondante per l'assetto futuro della Grande Mela. La guida ripercorre la storia delle architetture che dal Novecento hanno reso celebre l'immagine di New York, e analizza il ruolo chiave della risposta contemporanea nel riuscire mantenerla tale. L'incontro tra il Novecento e l'oggi si esemplifica nell'esigenza di attualizzare dal punto di vista formale, strutturale e prestazionale, le architetture dei grandi maestri, come il Ford Foundation Building di Roche, il Sony Building di Johnson, la Lever House di SOM. Anche le infrastrutture in disuso e le numerose architetture post-industriali sono oggi protagoniste grazie a lungimiranti piani di sviluppo e riconversione ambientale. Con la sempre grande attenzione ai parchi urbani, testimoniata principalmente da Central Park e The High Line, parco lineare lungo il fiume Hudson, preso a modello in tutto il mondo per la trasformazione degli scali ferroviari, diventando tra i progetti realizzati più noti degli ultimi anni. Nell'area a ridosso, trovano spazio architetture extralusso a firma di noti architetti internazionali, che esprimono il carattere fortemente speculativo del piano urbano di Hudson Yards. Di contrasto ai sempre più numerosi grattacieli realizzati in tutta Manhattan, trovano spazio ricerche su nuovi modelli abitativi a basso costo, come Carmel Place di Narchitects, un nucleo abitativo scomponibile in base alla variazione d'uso. Allo stesso modo, i quartieri periferici sono un'alternativa sempre più in voga alla città verticale. Primo tra tutti Dumbo (Brooklyn), tra i quartieri più cool al mondo, aperto alla sperimentazione artistica e architettonica con raffinati progetti di riqualifica di vetusti complessi industriali, come il New Lab o St Ann's Warehouse di Marvel Architects.