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Questo piccolo libretto dedicato ad Adolfo Natalini vuole ripercorrere la storia di uomo-architetto attraverso una selezione di schizzi ed archipitture disegnate su quelle pagine tanto famose dei quaderni Rowney - dalla copertina in similpelle nera - che lo accompagnano sempre. La sua mano è instancabile fin dal 1954, anno in cui ha iniziato a mettere su carta, con minuziosa attenzione, tutto ciò che lo circonda: "disegnavo la mia mano, ritratti di compagni di scuola, paesaggi, autoritratti".