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Questo volume racconta la storia vera di Luigi Baldan, un motorista della Marina Militare italiana: è un libro di memorie sulla sua esperienza di internato militare nei campi di concentramento e di lavoro nazisti. Baldan fu internato dapprima a Francoforte sul Meno e poi a Sackisch Kudowa (oggi in Polonia). Nonostante le sofferenze e il lavoro estenuante nelle fabbriche di guerra, egli rifiutò le continue proposte di adesione al nazismo. Si distinse per la sua lotta audace, riuscendo a sopravvivere giorno dopo giorno e sabotando nel contempo la produzione di guerra tedesca. In una situazione drammatica, riuscì a dimostrare solidarietà verso coloro che soffrivano più di lui: a rischio della propria vita, aiutò e sfamò, con i pochi viveri che riuscì a trovare, le ragazze ebree del campo di lavoro di Sackisch Kudowa. Tornò in italia cosciente del fatto che la sua battaglia personale di "Resistenza senza armi" nei campi nazisti aveva contribuito a riportare la libertà anche nel proprio paese. In appendice, la storia del campo di lavoro nazista di Sackisch Kudowa e delle giovani prigioniere ebree, ricostruita da Sandro Baldan, e la testimonianza di Lodzia Kohn, madre della traduttrice.