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Quali sono gli elementi che caratterizzano la fruizione di un frammento audiovisivo di un disegno in movimento? E quali le differenze tra un disegno che comunica senso e uno che invece ne è privo? Per rispondere a queste domande, l'autrice scompone nei suoi elementi costitutivi una breve animazione di Osvaldo Cavandoli - una linea che separa e crea, sintetizza e divide - proponendo un modello della significazione audiovisiva discusso con il geniale "artigiano". Dopo una panoramica sulla nascita del cinema d'animazione, il volume affronta una riflessione sui linguaggi e sulla comunicazione in generale fino a giungere in una zona altamente semiotica e, attraverso una rivisitazione dei concetti di fisiognomica e sinestesia, guardando la simulazione con il binocolo, suggerisce l'immaginazione come strumento di ricerca, l'analisi minuziosa come metodo di scoperta e la digitalizzazione dei dati reali come comune identità delle sostanze del mondo, nonché frontiera e nuovo linguaggio di interpretazione e verifica della conoscenza.