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Che cosa vuol dire essere giovani oggi? Significa innanzitutto essere imprenditori di sé stessi, prendere in mano la propria vita, mettere al lavoro le proprie attitudini e relazioni. E questo a qualsiasi livello. Si tratta di una tendenza che potrebbe essere letta come manifestazione di una generica sensibilità generazionale. In realtà le cose sono più complesse e chiamano in causa precise scelte strategiche. Da questo punto di vista, Paolo Inno esamina la recente svolta creativo-imprenditoriale delle politiche giovanili per mostrare la formazione al loro interno di un "regime di verità" che stabilisce a quali condizioni si possa essere giovani nell'attuale congiuntura storica, politica e culturale. In particolare, viene evidenziato il collegamento tra le politiche di sostegno all'occupazione e di ristrutturazione del welfare e la produzione delle soggettività a esse correlate, indagando gli sforzi di una generazione di giovani alle prese con l'invenzione di un sé imprenditoriale. Ma con quali conseguenze sul piano dei valori, delle strategie di vita e dell'identità personale e sociale? A partire dai risultati di una ricerca empirica sulla regione Puglia, da qualche decennio un vero e proprio laboratorio per la promozione di un certo tipo di politiche, il volume si propone di rispondere a questi interrogativi, offrendo anche una proposta di lettura della razionalità politico-pedagogica responsabile del modello di regolazione sociale contemporaneo.